Salve a tutti! Che settimana stancante, non so la vostra ma ho bisogno di ricaricare le batterie.
Ultimamente vi ho parlato della storia del punk, sia quella estera che quella nostrana. Come avete potuto notare tutti il punk in Italia in senso stretto non esiste più, cioè quel movimento anarcoide di creste colorate e piercing che abitavano le case occupate, che si riunivano in centri sociali per fare musica e condividere arte, ebbene non c’è. Continua a vivere però un sentimento punk in tutta la scena indie, si trova voler fare le cose “by yourself and home made”, nell’imperfezione dei dettagli, e nella voglia di essere sempre sempre diversi.
Dunque che cos’è questo INDIE? una definizione precisa non c’è, non è poi così importante, meglio una definizione meno rigida, nella quale fare entrare lo spirito punk.
L’INDIE nasce verso la fine degli anni80 e inizio 90, poi vi è una seconda fase quella del 2000 che purtroppo già nel 2005 non ha avuto un vero cambio generazionale, così l’INDIE è andato un po’ arenandosi, ma noi siamo fiduciosi e crediamo che presto ci sarà un’ulteriore svolta.
Molti dei gruppi diventati famosi pur non tradendo lo spirito indie, ma passando ad un major come casa discografica hanno messo in crisi, tutta la scena indipendente italiana; dal punto di vista ideologico. Forse il vero problema dell’ indie è “L’etichetta stessa”, nel senso più profondo di etichettare, cioè bloccarsi al concetto di indipendente allo stato puro senza riuscire a vedere oltre.
Passiamo ora a vedere chi sono i protagonisti italici. Tra i gruppi più famosi e bravi dei quali consiglio l’ascolto senza storcere il naso e fare troppo gli snob, ci sono i Baustelle con l’album:  “Malavita”; il teatro degli Orrori con :“Dell’impero delle tenebre”; Vasco Brondi con le Luci della Centrale Elettrica, infine: I cani che forse sono tra i più punk nell’atteggiamento, con le tracce registrate in cameretta e il sound hard core melodico.
Però per me c’è una canzone che racchiude il senso di tutto quello che ho provato a raccontarvi, ed quella dello Stato Sociale un gruppetto di Bologna che sa il fatto suo, la canzone è : Sono così INDIE….
Ascoltatela è orecchiabile e il testo fa capire che non serve prendersi troppo sul serio, non è punk amici, no, no , non lo è prendersi troppo sul serio.
Allora buona domenica e alla prossima qui sulla mia punkina ^_^

E dopo il PunK? L’INDIE


Salve a tutti! Che settimana stancante, non so la vostra ma ho bisogno di ricaricare le batterie.
Ultimamente vi ho parlato della storia del punk, sia quella estera che quella nostrana. Come avete potuto notare tutti il punk in Italia in senso stretto non esiste più, cioè quel movimento anarcoide di creste colorate e piercing che abitavano le case occupate, che si riunivano in centri sociali per fare musica e condividere arte, ebbene non c’è. Continua a vivere però un sentimento punk in tutta la scena indie, si trova voler fare le cose “by yourself and home made”, nell’imperfezione dei dettagli, e nella voglia di essere sempre sempre diversi.
Dunque che cos’è questo INDIE? una definizione precisa non c’è, non è poi così importante, meglio una definizione meno rigida, nella quale fare entrare lo spirito punk.
L’INDIE nasce verso la fine degli anni80 e inizio 90, poi vi è una seconda fase quella del 2000 che purtroppo già nel 2005 non ha avuto un vero cambio generazionale, così l’INDIE è andato un po’ arenandosi, ma noi siamo fiduciosi e crediamo che presto ci sarà un’ulteriore svolta.
Molti dei gruppi diventati famosi pur non tradendo lo spirito indie, ma passando ad un major come casa discografica hanno messo in crisi, tutta la scena indipendente italiana; dal punto di vista ideologico. Forse il vero problema dell’ indie è “L’etichetta stessa”, nel senso più profondo di etichettare, cioè bloccarsi al concetto di indipendente allo stato puro senza riuscire a vedere oltre.
Passiamo ora a vedere chi sono i protagonisti italici. Tra i gruppi più famosi e bravi dei quali consiglio l’ascolto senza storcere il naso e fare troppo gli snob, ci sono i Baustelle con l’album:  “Malavita”; il teatro degli Orrori con :“Dell’impero delle tenebre”; Vasco Brondi con le Luci della Centrale Elettrica, infine: I cani che forse sono tra i più punk nell’atteggiamento, con le tracce registrate in cameretta e il sound hard core melodico.
Però per me c’è una canzone che racchiude il senso di tutto quello che ho provato a raccontarvi, ed quella dello Stato Sociale un gruppetto di Bologna che sa il fatto suo, la canzone è : Sono così INDIE….
Ascoltatela è orecchiabile e il testo fa capire che non serve prendersi troppo sul serio, non è punk amici, no, no , non lo è prendersi troppo sul serio.
Allora buona domenica e alla prossima qui sulla mia punkina ^_^

Nessun commento:

Posta un commento